Rilascio Annullato

La petroliera italiana non potrà lasciare le acque indiane, la sezione d’appello dell’Alta Corte di Kochi ha annullato la decisione presa la settimana scorsa da un giudice di primo grado della stessa Corte di autorizzare la partenza della Enrica Lexie.

Marò, l’alta Corte di Kochi annulla il rilascio della nave

Il sottosegretario agli Affari esteri Staffan De Mistura incontra i due militari in carcere e consegna le lettere dei familiari

MILANO – La petroliera italiana non potrà lasciare le acque indiane. Il giorno dopo l’allarme del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la sezione d’appello dell’Alta Corte di Kochi ha annullato la decisione presa la settimana scorsa da un giudice di primo grado della stessa Corte di autorizzare la partenza della Enrica Lexie. Si tratta della petroliera dei due marò italiani Salvatore Girone e Massimiliano Latorre accusati di aver ucciso due pescatori indiani e per questo in custodia giudiziaria da metà febbraio.

LA SENTENZA – La sentenza cancella quella emessa in precedenza dal giudice P.S. Gopinathan, lo stesso che presiede la causa sulla giurisdizione che deve applicarsi ai marò in carcere, e in base alla quale era stata autorizzata la partenza della Enrica Lexie dopo il deposito di una fideiussione di 30 milioni di rupie (440.000 euro) e il consenso a far ritornare nave ed equipaggio qualora questo fosse stato necessario negli sviluppi dell’inchiesta. A questa sentenza si erano opposti gli avvocati dei familiari dei due pescatori uccisi il 15 febbraio, Valentine Jelestine and Ajesh Binki.

L’INCONTRO – Nel frattempo nella mattinata di martedì il sottosegretario agli Affari esteri, Staffan De Mistura ha incontrato a Trivandrum, in India, i due fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, detenuti nello stato del Kerala. De Mistura è stato accompagnato da tre membri della delegazione italiana Esteri-Difesa di stanza nella regione per seguire da vicino il caso giudiziario che vede coinvolti i due fucilieri. Il colloquio con i marò è durato circa due ore, poi De Mistura ha consegnato loro degli oggetti da essi stessi richiesti e lettere da parte dei familiari. Il sottosegretario agli Esteri ha incontrato anche il direttore della prigione in cui si trovano i due militari italiani, che poi sono stati interrogati dalla polizia indiana.

RACCOLTA – La comunità indiana in Italia ha raccolto oltre 4 mila firme per chiedere la liberazione dei due marò, firme che sono state consegnate al ministro per la Cooperazione e l’Integrazione, Andrea Riccardi, e all’ambasciatore dell’India in Italia. «Questa raccolta di firme – ha detto Riccardi ricevendo la delegazione indiana – mostra il livello di immedesimazione dei sikh che vivono e lavorano in Italia con le nostre vicende nazionali». «Speriamo – ha concluso Riccardi – che le firme possano fare pressione per ottenere la liberazione dei due marò italiani e che presto queste due persone possano essere restituite alle loro famiglie».

Source: Corriere Della Sera

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